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AMMISSIONE

I pazienti che chiedono di entrare in una Comunità terapeutica hanno spesso perso ogni speranza, si sentono schiacciati da problemi che considerano enormi e di cui non conoscono la natura e la soluzione.
Perciò hanno bisogno di sapere che chi li prende in carico conosca le difficoltà in cui si dibattono, creda in loro come esseri umani, abbia speranza di cambiamento e sappia aiutarli ad uscire dal meccanismo tossicomanico, consistente sostanzialmente in un circolo vizioso che tende alla compulsione a ripetere l'uso di sostanze, sino ad intrappolare l'individuo, rendendolo dipendente e senza speranza.

La richiesta di una presa in carico è globale in quanto si tratta di persone che non sono in grado di essere aiutate ambulatorialmente perché non riescono a sottrarsi alle sostanze che impediscono loro di affrontare una terapia psicologica e riabilitativa.

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La Tempesta nella terapia

La cura psico-sociale nella Comunità terapeutica La Tempesta è intesa come ricostruzione e riappropriazione di una storia difficile e di un futuro possibile che ne tenga conto. Guarire dalla tossicomania, attraverso un’esperienza psicoterapeutica ed educativa comunitaria, significa essere e diventare se stessi. Premessa necessaria è conoscersi: partendo da come si è oggi, indagando come si era ieri e ipotizzando come si potrebbe essere domani. Con l’intento di essere messi in grado di progettare il proprio destino di adulti.

                                                Prof. Luigi Cancrini

    All’atto dell’ingresso in Comunità terapeutica il richiedente firma il Contratto di Prova   in di due mesi al termine dei quali se il paziente è interessato alla cura e l’équipe terapeutica valuta la possibilità di intraprenderla si passa al Contratto Definitivo. Durante tutto il percorso terapeutico residenziale è prevista la presenza dei familiari referenti (genitori, fratelli o coniugi) che vengono in visita un sabato pomeriggio al mese secondo un calendario predefinito

    In questa occasione hanno la possibilità di parlare con i responsabili della Comunità terapeutica o con i tutor dei pazienti. Il contratto definitivo offre l’opportunità ai referenti di un incontro gruppale, coordinato da una psicoterapeuta, nel quale possono elaborare l’esperienza che stanno attraversando. L’accettazione del contratto implica lo svolgimento del programma terapeutico . La firma del Contratto di prova o definitivo implica il rispetto e l’accettazione del  regolamento della vita comunitaria  sia da parte dei pazienti che dei familiari–referenti. Eventuali trasgressioni, difficoltà, impedimenti ed eccezioni verranno discussi dall’équipe terapeutica e successivamente nell’assemblea settimanale.

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